Cantata 1706. Il diario dell'Assedio in un'opera musicale
In occasione dei 300 anni dall’Assedio di Torino, il Maestro Claudio Mantovani ha voluto omaggiare con un’opera originale dal titolo “Cantata 1706” l’evento. Si tratta di una rievocazione musicale del clima e dei personaggi che caratterizzarono i memorabili mesi in cui Torino fu al centro del terribile assedio il cui esito avrebbe notevolmente influenzato il futuro dell’intera Europa e i suoi assetti geografici, politici e militari.
La scelta musicale per i dodici brani che compongono la Cantata è stata imperniata su di un linguaggio dal sapore “settecentesco” e ricorrendo a frequenti citazioni simboliche, musicali e letterarie.
L’esperienza ventennale come volontario nel Gruppo Scavi del Museo Pietro Micca, sotto la guida costante del Generale Guido Amoretti e di Piergiuseppe Menietti (autore del testo di uno dei brani), e gli studi storici, hanno avuto funzione di grande aiuto e permesso al Maestro una maggiore ispirazione e attinenza nelle vicende narrate nella sua opera.
I brani recitati inseriti tra una traccia e l’altra, sono stati scritti appositamente dall’autore e contestualizzati storicamente dopo molti anni di studio in archivi e biblioteche, durante la quale sono stati consultati e analizzati documenti originali che hanno permesso di riproporre nella maniera più fedele, gli episodi esposti in musica.
Non si tratta di trascrizioni o traduzioni, ma di ricostruzioni che aiutano l’ascoltatore ad entrare ed essere attore delle vicende dell’Assedio di Torino insieme ai personaggi di quelle ore.
La Cantata è stata eseguita per la prima volta presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino nel settembre del 2006 seguita da due repliche nel giugno del 2007 ed altre due esecuzioni con l’orchestra degli allievi del Conservatorio di Torino nell’ambito delle
programmazioni per le scuole nell’aprile del 2014.
Cliccare sui singoli brani per ascoltarli
Claudio Mantovani, diplomatosi in Composizione e Musica corale sotto la guida di Carlo Mosso, ha proseguito la propria attività attraverso diversificate esperienze compositive a livello nazionale ed internazionale (New York, Edimburgo, Glasgow, Lisbona).Oltre ad essere Professore di Armonia complementare presso il Conservatorio di Torino, il suo interesse per il teatro lo ha portato a comporre musiche originali per importanti opere e per la televisione.