L’invasione del Ducato di Savoia
Il Ducato è preso tra due fuochi: a ovest la Francia, a est la Lombardia controllata dagli spagnoli. Dopo il primo attacco a sorpresa  da parte dei francesi a San Benedetto Po nel settembre 1703, segue una serie di rovesci per i piemontesi, costretti a perdere terre e fortezze: viene abbandonata l’intera Savoia, cadono le piazzeforti di Susa, Vercelli, Ivrea, Nizza.
Nell’estate 1704 la strada per Torino sembra spianata. Rimane però da superare la poderosa fortezza di Verrua che oppone una strenua resistenza. Verrua blocca per sei mesi l’avanzata dei nemici, infligge loro pesanti perdite e permette ai piemontesi di riorganizzarsi.
Solo nell’agosto 1705 i gallo ispani sono in vista di Torino. Il generale La Feuillade inizia i preliminari di assedio ma non osa procedere oltre giudicando insufficienti le sue forze. Un errore che costerà caro ai francesi inducendoli ad attendere la primavera, mentre a Torino si irrobustiscono le difese e si raccolgono  tutte le forze disponibili: 10.500 uomini (più la cavalleria) ed un poderoso parco di artiglieria

La guerra di successione spagnola
Nell’anno 1701 scoppia la guerra di successione spagnola. Essendo morto senza eredi il Re di Spagna Carlo II, ultimo discendente del ramo Asburgo, sia la Francia sia l’Impero Austriaco mirano a collocare sul trono di Madrid un sovrano “amico” con il quale estendere la propria influenza
Il conflitto vede schierati da una parte la Francia alleata alla Spagna  e dall’altra l’Impero Austriaco (con l’Inghilterra). il Duca di Savoia, dopo alterne vicende, si schiera con quest’ultimo, suscitando la reazione della Francia che decide di occupare il Ducato