Guido Amoretti contava una vasta rete di conoscenze ed estimatori che potevano contribuire all’esistenza del museo da lui diretto. Queste persone iniziavano negli anni sessanta del Novecento a creare un gruppo informale di amici e, nel 1974 davano veste legale all’Associazione Amici del Museo Pietro Micca volta al sostegno materiale e culturale del museo.
Tuttora attiva, lo scopo principale dell’Associazione è quello di svolgere compiti di carattere pratico organizzativo, con importanti gruppi di sostegno al Museo.
Gruppo Scavi e ricerche
Si occupa di proseguire gli studi sotterranei iniziati da Guido Amoretti alla fine degli anni cinquanta attraverso la ricerca e l’analisi di documenti storici d’archivio, custoditi in Italia e all’estero.
Fondamentale è lo studio sul campo iniziato formalmente nel 1976 e proseguito fino al 2012 per poi riprendere successivamente e in cui il gruppo è attualmente impegnato.
Nuovi progetti di recupero, scavo e valorizzazione, in particolare legati alla Casamatta cinquecentesca del Forte del “Pastiss” stanno portando a nuovi sviluppi.
Gruppo Monitori
La preparazione dei monitori (guide volontarie) avviene attraverso corsi che vengono indetti periodicamente, con lo scopo di fornire nozioni storiche necessarie per l’accompagnamento del pubblico. I corsi sono tenuti da studiosi specializzati in tematiche attinenti il periodo storico trattato.
I monitori, una volta abilitati, accompagnano i visitatori attraverso le sale superiori ed inferiori del museo inquadrando l’assedio e la battaglia di Torino dal punto di vista storico e topografico, per poi successivamente procedere alla visita delle gallerie.
Gruppo Storico
Di grande scena coreografica, il gruppo storico rappresenta uno degli elementi che permettono al visitatore di immergersi in quello che è stato il settecento torinese legato all’Assedio.
Collabora con il Museo durante gli eventi di rievocazione e celebrazione in ricordo dell’eroe nazionale Pietro Micca, oltre ad essere presente nelle aperture straordinarie nei diversi siti legati all’ente.
Il gruppo è costituito interamente da volontari appassionati dei personaggi interpretati. Oltre a vestire uniformi ispirate a quelle settecentesche, rispondono a comandi dati in francese antico e maneggiano le armi ad avancarica.
gruppostorico@associazioneamicidelmuseopietromicca.it
Legato alle tematiche storiche del Museo, l’Archivio Amoretti è depositato dal 2015 presso i locali dell’ex Carcere Le Nuove, oggi sito museale.
Dopo aver svuotato l’appartamento paterno torinese e trasferito integralmente i materiali ivi contenuti (documenti e libri) nella propria abitazione, la figlia Carla Amoretti, presidente e responsabile dell’omonimo archivio, ha costituito un gruppo di lavoro composto da cinque studiosi (Leonardo Berti, Luigi Capello, Giancarlo Milano, Anna Amoretti, Cristina Marchisio) per iniziare la catalogazione dei materiali, degli oggetti di famiglia appartenuti al Generale, suo padre.
L’Archivio è inoltre costituito da oltre 6000 libri storici catalogati in formato elettronico databili tra il Cinquecento e l’Ottocento, relativi a tematiche storiche.
L’Associazione ASTEC (Associazione per la Storia del Territorio nell’Età Contemporanea) con sede in Torino, si compone di persone appassionate ed esperte nel campo della ricerca storica e d’archivio, della produzione video-fotografica e della speleologia in cavità ipogee artificiali. È con successo che dal 2007 i componenti del gruppo, Marzia Gallo, Andrea Thum e Francesco Marconi, conducono un progetto di studio dedicato ai ricoveri antiaerei realizzati nella città di Torino nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, abbinato ad indagini sulle strutture protettive ancora presenti nel sottosuolo del capoluogo piemontese. Nel corso delle ricerche si è partecipato a giornate studio promosse dalla Città di Torino e da altre realtà metropolitane, compiuto ricerche nei principali archivi storici, predisposto mostre, scritto pubblicazioni e articoli scientifici, eseguito esplorazioni e rilievi di rifugi antiaerei nel capoluogo e in altre Province del Piemonte, in Lombardia, in Toscana, in Friuli, in Slovenia e in Normandia.
Inoltre l’ASTEC possiede un archivio privato in cui sono presenti un centinaio di rilievi sotterranei, donazioni di documentazione originale proveniente da privati, una biblioteca tematica con libri d’epoca e moderni, e un piccolo museo sulla Protezione Antiaerea ricco di oggetti autentici. recuperati negli anni.